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Brescia Concentramento – ore 9.00 Piazza Garibaldi –

Manifestazione – ore 10:30 Piazza Vittoria 

24 novembre 2023 uno sciopero  CONTRO una manovra iniqua che non risponde agli interessi generali del Paese uno Sciopero PER scoprire le carte di questo governo che procede in una narrazione contraria a ciò che realizza Eliminare la Legge Fornero Promessa non mantenuta e possiamo dire che in pensione si andrà più tardi e si prenderà di meno.

Le donne penalizzate oltre ogni misura con eliminazione di fatto di “Opzione Donna”. Lotta all’evasione fiscale?  Non ci provano neppure anzi riservano trattamenti di favore agli evasori sotto forma di condoni e sanatorie: in tal modo li incoraggia a continuare ad evadere. Sanità? Il governo sceglie di tagliare, negli anni a venire, la quota di Pil da destinare alla sanità pubblica, riducendola progressivamente dal 6,6% di quest’anno al 6,1% del 2026. Si sceglie di togliere soldi alla sanità per destinarli ad altro. Redditi? Una volta eliminato il reddito di cittadinanza – promessa mantenuta perché se si tratta di colpire i deboli questo governo non fallisce mai – non ha messo mano a nessuna altra misura rifiutando anche solo di discutere l’introduzione del salario minimo. Scuola pubblica?

L’accesso all’istruzione è diventato un problema.

Per andare a scuola tra trasporti, libri, corredo scolastico, certificazioni di lingue e uscite didattiche ormai ci vogliono duemila euro. E questo governo non solo non prevede stanziamenti per la scuola pubblica ma continua a elargire contributi alle private. Politiche industriali? Il nulla! Questo governo non affronta le emergenze industriali ed energetiche del nostro paese e i processi di transizione ecologica, anzi dimostra di volersi spostare sempre di più sulle energie fossili.

Ma il 24 novembre sarà anche uno sciopero PER: una vera riforma fiscale, in senso equo e progressivo, cercando di recuperare risorse tramite la lotta all’evasione fiscale.

Una giusta riforma del sistema pensionistico, al fine di eliminarne gli aspetti iniqui, fra i più restrittivi d’Europa, e prevedendo la possibilità di uscita a partire dai 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.

Serve un riconoscimento straordinario, ai fini pensionistici, per il lavoro di cura e delle donne, per la tutela dei giovani, del lavoro povero e di chi ha carriere discontinue. Servono inoltre politiche industriali e investimenti in grado di sostenere il sistema paese, creando lavoro, sviluppo sostenibile e garantendo una giusta transizione energetica e ambientale.

Tutto questo oggi non c’è, per cui invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori di BANCHE, ASSICURAZIONI, AUTHORITY, AGENZIA DELLE ENTRATE – RISCOSSIONE ad aderire allo sciopero generale del 24 novembre con presidi e manifestazioni di piazza in ogni territorio della Lombardia.

 

Milano 20 novembre 2023

Fisac CGIL Lombardia Uilca Lombardia

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