La segreteria di coordinamento del gruppo esattoriali insieme alla segretaria nazionale Giovanna Ricci

riscossione

In data odierna le Segreterie nazionali di FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, UILCA e UNISIN sono state ricevute dai Presidenti delle Commissioni Finanze della Camera dei Deputati e del Senato, On.le Luigi Marattin e Sen. Luciano D’Alfonso, a seguito della richiesta inoltrata nei giorni scorsi.

Tale esigenza è scaturita dalla necessità di chiarimenti riguardanti la riforma fiscale e le risoluzioni che le suindicate Commissioni stanno predisponendo con atto di indirizzo da inviare al Governo.

Dall’esame dei documenti all’attenzione del Parlamento risulta infatti un’ipotesi di riforma delle norme che regolano la riscossione e del suo assetto organizzativo con l’eventuale internalizzazione dell’Ente Nazionale di Riscossione nell’ Agenzia delle Entrate.

Per tali motivi le Scriventi hanno ritenuto doveroso esprimere le proprie riflessioni e proposte rispetto alle prospettive del sistema di riscossione nazionale. A tal riguardo hanno sostenuto l’opportunità di confermare l’attuale “sistema duale” in quanto rappresenta una sintesi efficace tra le esigenze di uno stretto collegamento con l’Agenzia delle Entrate e il mantenimento della natura giuridica privatistica che assicura, anche in virtù del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato, una maggiore flessibilità organizzativa ed operativa.

Inoltre, a soli quattro anni dalla nascita di Ader e con un susseguirsi di “condoni” e norme che hanno reso meno efficace l’attività di riscossione fino a bloccarla, causa pandemia, non ci sono gli elementi oggettivi per fare un bilancio dei risultati al netto degli ostacoli frapposti all’attività dell’Ente.

E’ stato pertanto richiesto un intervento legislativo urgente sulle norme che regolano l’attività di riscossione affinché siano disponibili strumenti adeguati alla tutela dell’interesse pubblico.

Un’ eventuale modifica dell’Ente Agenzia delle Entrate Riscossione comporterebbe inoltre enormi complicazioni a trasferire lavoratori con contratto privatistico all’interno del Pubblico Impiego, non solo con riguardo alle previsioni dell’art. 97 della Costituzione, ma anche per le peculiarità di una categoria regolamentata da una contrattazione collettiva aderente alla specificità delle attività svolte e la cui storia non dovrà essere cancellata con un colpo di spugna (parte economica, previdenza integrativa, welfare, ecc.).

I Presidenti, dopo avere ascoltato le rivendicazioni del Sindacato, hanno confermato che la riforma fiscale e la revisione dell’assetto organizzativo della riscossione sono temi all’attenzione del Parlamento sui quali il Governo dovrà decidere a breve.

Al termine di un approfondito confronto è stato ottenuto l’impegno ad inserire all’interno delle risoluzioni delle Commissioni una previsione a tutela dei diritti e delle prospettive delle lavoratrici e dei lavoratori.

Nei giorni scorsi è stata altresì inoltrata richiesta di incontro urgente al Presidente Avv. Ernesto Maria Ruffini alla quale, al momento, non è stato dato alcun riscontro; vista la delicatezza del momento e la veloce evoluzione della fase decisionale ci aspettiamo di essere convocati a breve.

Le scriventi Segreterie sono impegnate con determinazione a garantire la massima tutela della Categoria, con particolare riferimento non solo agli aspetti occupazionali, economici, giuridici e previdenziali, ma anche alle peculiarità dei lavoratori esattoriali e alle loro prospettive future

Comunicato unitario delle Segreterie Nazionali di settore

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