la mancata erogazione del PVR 2024 rappresenta l’ennesima ingiustizia nei confronti di chi, ogni giorno, sostiene l’azienda con impegno e professionalità, affrontando riorganizzazioni, carichi di lavoro crescenti e un clima sempre più complesso.
Ci viene detto che gli obiettivi non sono stati raggiunti. Ma è davvero così?
Chi ha mancato il bersaglio?
Ancora una volta, le conseguenze di scelte strategiche discutibili ricadono sui lavoratori, mentre il loro impegno continua a essere ignorato.
Oggi si parla di “valutazioni discrezionali”, un termine che rischia di aprire la porta a favoritismi e arbitrarietà, anziché garantire equità e trasparenza.
Non basta un ringraziamento generico. I lavoratori meritano riconoscimenti concreti e tangibili, basati su criteri chiari e condivisi. È necessario un confronto autentico, non promesse vuote o decisioni calate dall’alto. Il tempo delle parole è finito. È ora di agire con rispetto e giustizia verso chi ogni giorno contribuisce al futuro dell’azienda. E noi continueremo a pretenderlo.
Vi aggiorneremo presto.
Un caro saluto.
RSA RSU Digit’Ed