Nella giornata del 16 aprile si è tenuto il secondo incontro relativo alla procedura di riorganizzazione dichiarata dall’azienda.
A fronte delle richieste da noi avanzate nel primo incontro, che prevedevano come punto fermo la riduzione degli esuberi e, a seguire, l’applicazione di tutti gli strumenti previsti dal CCNL all’art 22 estesi a tutta la popolazione del Gruppo, a partire dal Fondo di Solidarietà, registriamo una posizione aziendale ancora troppo distante e chiusa.
Non possiamo avallare, per evidenti ragioni, l’adozione di un nuovo modello operativo che si fondi in primis sulla riduzione di un numero così elevato di lavoratrici e lavoratori:
UBS non è un’azienda in crisi, ma una società il cui CEO è stato nel 2024 il banchiere più pagato d’Europa.
Per tale ragione la volontarietà deve assolutamente essere reale: ciò significa non porre limitazioni od esclusioni a priori a chi vorrà scegliere di aderire alle soluzioni previste.
Pertanto, pur apprezzando l’apertura ad andare in questa direzione nella Fiduciaria, ribadiamo la necessità di estendere a tutta la popolazione aziendale l’accesso alle soluzioni che concorderemo.
Lavorare sul Fondo di Solidarietà, limitandone l’uso solo alle aree impattate dalla procedura, come proposto dalla parte datoriale, non è per noi una strada percorribile.
Il part-time, presentato dall’azienda ad oggi come unico strumento per valutare eventuali riduzioni degli esuberi, è solo una delle possibilità che possono essere agite, di per sé non sufficiente. Ricordiamo infatti che l’art 22 prevede:
“ le parti cercano tutte le possibili soluzioni idonee a non disperdere il patrimonio umano e professionale presente nell’impresa”.
Tra le misure previste dal nostro Contratto riveste infine un ruolo fondamentale la riconversione e riqualificazione professionale a tutela dell’occupazione.
Il prossimo incontro è stato fissato per il giorno 7 maggio.
Come OO.SS auspichiamo che questo lasso di tempo possa portare ad un ripensamento e all’accoglimento delle nostre richieste.
E’ in via di definizione la data ed il luogo dell’assemblea, che vi comunicheremo il prima possibile e per la quale vi chiediamo la più ampia partecipazione, necessaria a valutare insieme i passi successivi.
“Non è accettabile restringere l’accesso al Fondo solo a determinate unità. Deve essere uno strumento realmente inclusivo, esteso a tutta la popolazione aziendale, senza differenze o esclusioni.”
Pietro Maiello, Segretario Regionale Uilca Lombardia