Nel tardo pomeriggio di ieri le Scriventi Segreterie hanno nuovamente incontrato in conference call il Responsabile delle risorse umane dottor Pinzarrone per poter valutare gli effetti del Decreto del Presidente del Consiglio del 22 marzo u.s. sulle lavoratrici e sui lavoratori dell’Ente.
Ci è stato comunicato che, al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 e limitare la presenza del personale negli uffici, dalla giornata del 25 marzo verrà ancor più ampliata la platea dei lavoratori in modalità agile. Terminerà, infatti, il presidio minimo nelle sedi operative eccezion fatta per le sedi capoluogo di regione, ciò per assicurare lo svolgimento delle attività considerate indispensabili ed indifferibili e per cui si rende necessaria la presenza dei colleghi (gestione protocollo, particolari operatività legate al conto fiscale, alcune attività legate al contenzioso soprattutto con riferimento al pagamento di sentenze tramite assegno bancario).
Altri colleghi, inoltre, garantiranno l’assistenza per coloro che continueranno a lavorare in smart working e la gestione delle eventuali emergenze nelle varie sedi (a tal fine verranno coinvolti soprattutto, a chiamata, i colleghi che fanno riferimento alla struttura del RSPP).
Al fine di poterne giustificare gli spostamenti per il tragitto casa/lavoro e viceversa, come da indicazione del Ministero dell’Interno, ai dipendenti interessati dalle attività in presenza verrà rilasciata, a cura dell’Ente, un’apposita attestazione per comprovarne l’esigenza lavorativa.
L’azienda ha anticipato alle Segreterie Nazionali che a breve il Presidente di Agenzia delle Entrate –Riscossione, Avv. Ernesto Maria Ruffini, nel confermare la natura della nostra operatività quale servizio pubblico essenziale per la collettività, comunicherà la prosecuzione della chiusura degli sportelli fino al 3 aprile p.v.
Il dott. Pinzarrone ha anche colto l’occasione per dare un’informativa sul buon andamento del godimento delle ferie e dei permessi residuati al 31 dicembre 2019 così come dettato dal DPCM 8 marzo 2020 e da quello dell’11 marzo, che estende la portata del precedente a tutto il territorio nazionale.
Tali decreti, per evitare gli spostamenti e la conseguente diffusione del contagio, prevedevano infatti, accanto alla possibilità di applicare il lavoro agile, anche quella di promuovere l’utilizzo da parte dei dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie. Le scriventi organizzazioni hanno richiesto ed ottenuto dall’Ente che la fruizione obbligatoria fosse limitata alle sole ferie maturate che, anche in base alle regole ordinarie, possono essere imposte al lavoratore se sussistono specifiche esigenze d’impresa, salvaguardando le ferie ed i permessi in corso di maturazione nell’anno 2020.
Su tale argomento il Responsabile delle risorse umane ha confermato il continuo monitoraggio da parte delle funzioni competenti, al fine di garantire la massima equità di trattamento per tutti i dipendenti nel rispetto della ratio dei suddetti Decreti e delle esigenze organizzative aziendali.
L’Ente ha infine confermato di aver stipulato con RBM una copertura assicurativa aggiuntiva a favore di tutti i dipendenti, per sindrome influenzale pandemica, accertata dopo la decorrenza della polizza, ovvero dal 1 marzo 2020 e per la durata di 12 mesi.
Sono previste:
- una copertura indennitaria in caso di ricovero per accertamenti e cure;
- una copertura indennitaria da convalescenza post terapia intensiva;
- una copertura accessoria una tantum per il caso di “quarantena obbligatoria”.
Le Segreterie Nazionali di Settore apprezzano la rapidità dell’esecuzione dei dettami contenuti nell’ultimo DPCM e l’attenzione posta in essere nei riguardi delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione che si concretizza anche con la sottoscrizione di una polizza sanitaria con prestazioni specifiche nel caso di contagio dal Coronavirus.
La situazione è in continua evoluzione e dovrà essere costantemente monitorata alla luce degli sviluppi dell’emergenza pandemica.