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Abbiamo vinto. In questi tristi tempi,  dove non vi sono certezze, finalmente una buona notizia.
Il sindacato unito  ha vinto un’importante battaglia sulla riconquista e affermazione dei propri spazi e di quelli dei lavoratori.

Nella società Aviva italia Holding Spa assicurazioni recentemente è stata intentata causa ex art 28  St.Lav per  condotta antisindacale dell’azienda, in merito alla violazione dell’art 27 St.Lav sui locali delle rappresentanze sindacali.

La società, noncurante della necessità del sindacato e dei lavoratori di avere a disposizione in via permanente una sala sindacale, decideva provocatoriamente di adibire il locale dedicato alla sala sindacale a locale aziendale, contestando il concetto di “esclusività “dello spazio sindacale.

L’azienda, d’imperio, procedeva alla rimozione del cartello “Sala sindacale” e allo spostamento degli armadi sindacali mettendo a disposizione delle OO.SS un nuovo locale inidoneo per dimensioni e per destinazione d’uso. Il “nuovo” spazio infatti , oltre ad essere piccolo e privo di privacy,  in quanto confinante con un open space con parete in vetro, avrebbe dovuto essere condiviso con i “lavoratori senza scrivanie assegnate”. Questo avrebbe significato che,  ogni volta che il sindacato avesse avuto la  necessità di usufruire della sala sindacale per esercitare la propria attività, avrebbe dovuto chiedere ai lavoratori di interrompere il loro lavoro ed uscire dalla stanza.

Un cattivo gioco al quale il sindacato non si è prestato. Divide et impera,  il sindacato contro i lavoratori, questo era l’obiettivo finale del gioco.

Agire sullo spazio fisico delle persone, sulla necessità umana e primaria di avere uno spazio a disposizione per poter lavorare e in quel luogo innescare una miccia per scatenare una guerra fra le organizzazioni sindacali e i propri lavoratori al grido di  “chi primo arriva meglio alloggia”!

Un’azione volta a negare i diritti derivanti dallo Statuto dei lavoratori ai Rappresentanti sindacali e conseguentemente ai lavoratori. Un atto di forza dell’azienda accompagnato da  una strategia sottile per allontanare i lavoratori dal sindacato e mettere in difficoltà le RSA aziendali. Ma il sindacato si è fortemente  ribellato. La Uilca in prima fila si è fatta carico , grazie ai nostri RSA e al coraggio della nostra segreteria territoriale, di intraprendere questa giusta battaglia.

La sala sindacale è un luogo dove il sindacato incontra i lavoratori, dove le organizzazioni sindacali lavorano per difendere e costruire i diritti dei lavoratori, una casa comune “La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito. Confucio.

L’azienda, nel corso della causa, ha sostenuto fino all’ultimo che il nuovo locale sarebbe stato posto permanentemente a disposizione delle RSA ma non in via esclusiva. Il giudice nell’interpretazione della norma ha concluso che due sono i requisiti essenziali   dell’ art 27 St.Lav : la permanente disponibilità del locale da parte delle OO.SS. e la sua idoneità. Il giudice ha sancito che il primo requisito non può essere disgiunto dal secondo, affermando  quindi il principio che non esiste un locale  ad uso permanente privo del requisito dell’esclusività.

A breve in Aviva verrà ripristinata la sala sindacale , una grande vittoria per la Uilca e per tutto il sindacato perché quando si promuove e si vince un art 28, vincono tutti, anche  coloro che ritengono  lo  Statuto dei Lavoratori  ormai superato. Lo Statuto, uno scrigno contenente i nostri diritti sindacali,  gioielli preziosi da indossare con orgoglio , da tutelare e difendere ogni volta che qualcuno  cerca di sottrarli. Buon lavoro ai coraggiosi colleghi che hanno promosso l’art 28 St.Lav con l’augurio di organizzare una sala sindacale  le cui  finestre si aprono su un mondo infinito, il mondo che verrà.

Approfondimenti Uilca – La riconquista sindacale del nostro spazio

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