Massiccia adesione allo sciopero indetto in BNL da Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin.
In attesa dei dati ufficiali, si è riscontrata in tutta Italia la chiusura degli uffici interni della banca, completamente deserti, come pure della maggior parte delle filiali che hanno tenuto le serrande abbassate.
“La lotta non si ferma, il Sindacato non arretra di un passo, siamo compatti al fianco dei lavoratori che, stufi di essere vessati da un’azienda con ben pochi scrupoli, hanno aderito pressoché totalmente allo SCIOPERO.
La banca ci ripensi e fermi questo piano scellerato che creerà problemi non solo ai lavoratori ma anche allo stesso Istituto” dichiarano le Segreterie Nazionali.
Dopo quella relativa al Banking Service Platform conclusa senza accordo, ora sarà la volta del Back Office che riguarderà altri 560 dipendenti.
I Sindacati si dicono “pronti ad ulteriori azioni ed iniziative di mobilitazione per manifestare il dissenso di tutte le lavoratrici e lavoratori che hanno diritto, da parte dell’azienda, a quel rispetto mai riscontrato fino ad ora.
Se non ci sarà una presa d’atto, una inversione di rotta da parte di BNL, la volontà di un confronto serio con le Organizzazioni Sindacali per individuare soluzioni alternative condivisibili che mantengano i lavoratori all’interno del gruppo, l’unica alternativa sarà il conflitto sindacale permanente oltre l’inevitabile contenzioso”.
Comunicato Stampa delle Segreterie Nazionali