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Il rallentamento della crescita dei contagi nel territorio italiano, eccetto per la Regione Lombardia, con conseguente maggiore disponibilità di garanzie di cura per i cittadini e cittadine, ha avviato le prime discussioni sulla apertura della Fase 2, che prevede un allentamento delle misure restrittive e una graduale ripresa delle attività produttive.

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020, nel confermare l’attuale regime di sospensione delle attività commerciali al dettaglio, ad esclusione della vendita di generi alimentari e di prima necessità, apre ad altre attività commerciali come articoli di cartoleria, libri e vestiti per bambini e neonati.

Il provvedimento, inoltre, ribadisce l’obbligo di assicurare la distanza interpersonale di un metro con gli ingressi dilazionati e il divieto di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto di beni.

Infine, il Presidente Conte ha dichiarato che la ripartenza del sistema produttivo poggerà su due pilastri: l’istituzione di un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nell’adozione delle misure previste dal DPCM del 10 aprile 2020, alcune regioni italiane hanno avviato la graduale riapertura delle attività previste dal decreto, altre invece hanno preferito mantenere le attuali misure restrittive, motivando tale scelta all’alto numero dei contagi ancora presente, che non permette di passare alla Fase 2 senza pericoli per la salute della cittadinanza.

Quindi siamo di fronte ad un fenomeno epidemico di dimensioni nazionali e sovranazionali che viene affrontato in modo distinto dalle autonomie regionali, sebbene sia coordinato a livello nazionale dal Governo, attraverso un gruppo di lavoro ministeriale per il passaggio alla Fase 2, composto da scienziati ed esperti in materia economica e sociale, con il compito di elaborare le misure necessarie per una graduale ripresa nei diversi settori produttivi anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali, che tengano conto delle esigenze di contenimento e prevenzione dell’emergenza.

I settori del credito, assicurazioni ed esattorie sono presenti in tutto il territorio italiano, quindi si rende necessaria una regia nazionale di tutte le misure fondamentali alla protezione della salute dei lavoratori e lavoratrici di tali settori, per non creare disparità che potrebbero anche condurre all’emersione di nuovi focolai di contagio che potrebbero vanificare i sacrifici finora fatti.

Infatti, come sottolineato anche dalle analisi dei virologi, l’allentamento delle misure restrittive, se non ben gestito, potrebbe da un lato creare assembramenti sia sui mezzi di trasporto che nei luoghi di lavoro, quindi il rischio di nuovi focolari di contagio o “contagio di ritorno”; dall’altro può far abbassare la percezione del rischio da parte dei cittadini portandoli a sottovalutare tutte le misure di prevenzione (mascherine, guanti, gel, ecc.).

Per evitare tutto ciò, e molto altro ancora, per la fase 2 riteniamo funzionale e importante l’adozione di una politica uniforme per tutto il territorio italiano con una regia nazionale che garantisca il mantenimento delle misure restrittive per i lavoratori e lavoratrici dei nostri settori, perché sono le sole che possono assicurare la migliore protezione della loro salute.

Tali disposizioni saranno poi messe in pratica dai Gruppi Bancari, in modo che tutte le filiali adottino le stesse indicazioni, ovunque si trovino: da nord a sud o da est a ovest.

In particolare si raccomanda di mantenere le attuali disposizioni in vigore: appuntamenti con la clientela, ecc., allo scopo di evitare nuovi focolai di contagio nel settore del credito, che ricordiamo è un servizio essenziale per il paese e per tale ragione è da proteggere, iniziando dalla salvaguardia delle persone che svolgono i compiti necessari al suo mantenimento: i lavoratori e le lavoratrici.

Linee guida per la fase 2 a cura di Marco Castoldi   

UILCA Lombardia Marco Castoldi

Marco Castoldi responsabile salute e sicurezza uilca lombardia

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