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“ dopo Lissone, Inzago, Sesto S. Gionvanni, Cernusco, adesso anche Bergamo”

Leggiamo dalla stampa il comunicato congiunto redatto dall’Ufficio Stampa della BCC di Milano e della BCC di Bergamo del via dato, dai rispettivi Consigli di Amministrazione, al varo del progetto di aggregazione, mediante fusione per incorporazione, della BCC di Bergamo nella BCC di Milano.

Entrambe le BCC non hanno ritenuto opportuno informare le Rappresentanze Sindacali Aziendali di tale importante progetto che riguarderà ben 597 dipendenti di cui 118 in forza presso la BCC di Bergamo (e Valli).

Ci chiediamo perché entrambe le BCC non hanno ritenuto d’informare preventivamente i rappresentanti dei Lavoratori. Di cosa hanno paura?

La UILCA, unitamente alle altre Organizzazioni Sindacali, porrà la massima attenzione alle ricadute sui lavoratori che questa aggregazione determinerà in termini professionali e di tutela occupazionale, che deve tradursi anche nella salvaguardia dell’attuale sede di Lavoro, dei dipendenti interessati.

La BCC di Bergamo oggi è presente con 17 sportelli nella Provincia di Bergamo con filiali nella Valle Brembana e nella Valle Seriana ( da qui il nome presente nello Statuto in BCC Bergamo e Valli), mentre la BCC di Milano si estende in Provincia di Milano e di Monza e Brianza. E’ palese che l‘eventuale mobilità nel Territorio delle Lavoratrici e dei Lavoratori, se non regolata, potrà rendere inconciliabile l’armonizzazione delle condizioni di vita con quelle professionali.

Per tale motivo, semmai questo progetto aggregativo andrà in porto, la procedura sindacale, che obbligatoriamente dovrà essere avviata, vedrà le Organizzazioni Sindacali di categoria attenti e scrupolosi nella gestione del negoziato.

Comunicato Stampa 

La Uilca sulla stampa

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