Isybank, la banca digitale del Gruppo Intesa Sanpaolo, nasce il 15 giugno 2023 come uno dei progetti prioritari del Piano d’Impresa 2022-2025 con il quale Intesa Sanpaolo ha annunciato di voler costruire “la banca dei prossimi dieci anni”.
Abbiamo chiesto a Deborah Diana, Segretaria Organizzativa della UILCA del Gruppo Intesa Sanpaolo nonché coordinatrice delle rappresentanze sindacali ISP della Lombardia, di raccontarci come nasce il progetto Isybank e come la UILCA intenda accompagnare i colleghi che ne faranno parte.
Perché l’ azienda ha fatto questa scelta?
Intesa Sanpaolo ha iniziato da diversi anni a investire strategicamente nella tecnologia, la pandemia ha accelerato le nuove abitudini dei clienti e reso più sofisticate le loro esigenze, delineando nuove sfide e obiettivi.
La creazione di Isybank è funzionale all’obiettivo di rafforzare ulteriormente il vantaggio competitivo nella gestione dei costi e conseguire la leadership nel panorama europeo per efficienza operativa e innovazione a servizio della clientela.
L’obiettivo è anche aumentare l’efficienza operativa, in una logica di piena integrazione tra la componente umana e quella digitale del servizio.
Quanti colleghi sono stati o verranno coinvolti?
Isybank conta ad oggi circa 40 dipendenti che già si occupavano di attività relative allo sviluppo della piattaforma digitale e di tecnologia informatica.
Ad oggi ci sono già 400 specialisti, personale formato ed esperto di canale digitale, dedicati alla nuova banca digitale che ha visto a metà ottobre il trasferimento dei primi 300.000 clienti Intesa Sanpaolo. Sono clienti che sono stati selezionati tenendo conto dei loro comportamenti, individuando coloro che hanno dimostrato di avere dimestichezza con l’uso della tecnologia digitale e comunque che hanno fatto un utilizzo limitato o nullo della filiale.
Isybank crescerà ancora con il trasferimento di circa 2,4 milioni di clienti a marzo 2024, e a regime impiegherà, per poter supportare l’intero progetto, circa 2.300 colleghi di Intesa Sanpaolo, tra riconversioni professionali e assunzioni di profili specifici.
Come nasce l’idea?
Notando che 4 milioni di clienti con età media sotto i 40 anni non passava dalle filiali, anche prima dello scoppio del Covid, Intesa Sanpaolo ha capito di avere già uno zoccolo duro di persone da poter far confluire nel nuovo istituto leggero, Isybank, fondato sulla tecnologia, in collaborazione con Thought Machine.
Anche l’innovazione finanziaria resa possibile dall’innovazione tecnologica, che può tradursi in nuovi modelli di business, processi o prodotti, e la presenza di nuovi operatori di mercato hanno influito a produrre idee e scelte.
Come si pone la UILCA nei confronti dei colleghi coinvolti?
La UILCA porrà la massima attenzione allo sviluppo della nuova realtà accompagnando il percorso attraverso un continuo monitoraggio e, insieme anche alle altre oo.ss., attiverà un confronto costante con l’azienda e il gruppo per verificare la corretta applicazione della normativa e per avviare l’eventuale definizione di ulteriori accordi che dovessero rendersi necessari.
Oltre a questo la struttura dei rappresentanti Uilca di Milano a livello di Gruppo è presente e operativa nel palazzo Scheggia di vetro – il nuovo grattacielo che ospita la sede operativa di Isybank e di altre Divisioni del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Con lo scopo di stare al fianco delle colleghe e dei colleghi in un momento complicato e delicato come questo che, rappresenta un’innovazione non solo per i clienti ma anche per i colleghi, abbiamo avviato come Gruppo Uilca Intesa Sanpaolo il progetto “Restiamo Umani “.
Il neonato progetto in collaborazione con Uilca Lombardia ha voluto, in un mondo digitale, metterci “la faccia e l’orecchio”.
Un numero di cellulare unico dedicato all’ascolto e la preziosa possibilità di una presenza fisica costante, essendo la sede Uilca ubicata a poche decina di metri dal palazzo, sono alla base del progetto.
Molti dei colleghi saranno giovani di nuova assunzione come intende la Uilca attirare la loro attenzione?
Il progetto “Restiamo Umani” è indirizzato soprattutto a loro e alle nuove figure professionali che sono e saranno assunte perchè sappiamo bene che spesso i giovani che approcciano al mondo del lavoro non conoscono il sindacato e non sanno cosa fa o può fare per loro.
La forte sindacalizzazione del nostro settore, anche tra le figure professionali apicali, e le importanti relazioni industriali che questo gruppo ha e i risultati che producono, sono il più delle volte sconosciuti o dati per scontati.
Ascoltare le loro difficoltà, perplessità, le loro aspettative e renderli consapevoli dei loro diritti e doveri è quello che ci proponiamo di fare.
Scoprire il sindacato solo quando e se si ha bisogno è un’occasione persa!
In due parole: Ascolto e Consapevolezza.
Un pensiero conclusivo?
Come organizzazioni sindacali non ci compete entrare nel merito del piano industriale per poter gestire scelte e tempistiche aziendali per la realizzazione di questo progetto ma abbiamo pieno titolo di monitorare e vigilare sulle eventuali ricadute che questo può comportare.
Quello che si sta verificando con il primo step di passaggio della clientela, a causa appunto delle discutibili scelte aziendali che avevamo a suo tempo evidenziato, è per noi di massima preoccupazione.
Infatti i clienti coinvolti che quotidianamente si rivolgono alle Filiali Digitali e alle Filiali fisiche chiedendo spiegazioni e manifestando le proprie esigenze e il proprio disagio, spesso esternando e scaricando sui colleghi “tensione e malumore”, creano aggravio di lavoro che ricade sui colleghi rallentando la quotidiana operatività e rendono sempre più stressante la giornata lavorativa; di questo la Banca se ne dovrà far carico e trovare idonei correttivi in vista anche del massiccio trasferimento di clientela che avverrà in primavera.
La Uilca guarda con grande attenzione all’evoluzione che avrà la banca digitale sia per lo sviluppo delle opportunità professionali dei colleghi che operano sul progetto, sia alle possibilità di future assunzioni.