esecutivo_nazionale_uil_30_11_2020

Carissime e Carissimi,
questo sarà il mio ultimo intervento durante un Esecutivo della Uil.

Il 6 dicembre dello scorso anno, nel corso dell’Esecutivo Nazionale Uilca, comunicai la mia decisione di lasciare la carica di segretario generale entro la prima decade del mese di giugno. Decisione confermata il 9 gennaio al Consiglio Nazionale Uilca, convocato per l’approvazione del rinnovo del CCNL, davanti all’allora segretario generale aggiunto Uil PierPaolo Bombardieri.

Poi è arrivata la pandemia che ha costretto a una revisione dei piani e non solo dei miei!

Ho dovuto prorogare la mia uscita a dicembre 2020 nella speranza che tutto questo cataclisma terminasse.

Ciò non è stato. Ho voluto, però, mantenere ferma la data di dicembre. Ho ricevuto pressioni interne ed esterne al Sindacato per rimanere almeno fino al prossimo Congresso. Lo avrei potuto fare. Ma gli impegni politici, per me, vanno sempre onorati.

Il giorno 10 dicembre sarà eletto il nuovo segretario generale Uilca nella persona di Fulvio Furlan, attuale segretario generale aggiunto.

Abbandono la Uilca dopo oltre 38 anni di militanza che, partendo dal gradino più basso delle responsabilità sindacali, mi ha portato fino al vertice della mia Organizzazione per 12 anni. Per la verità nel paese in cui sono nato, nella mia famiglia, era tradizione regalare ai nuovi nati la tessera della Uil, quella del Partito Socialdemocratico e l’iscrizione alla Cooperativa, tessere che ancora conservo.

Per mia personale scelta rimarrò solo un semplice iscritto alla Uil Pensionati.

Lascio perché ho costruito attorno a me una squadra di quarantenni/e e cinquantenni/e che lasciano intravedere un percorso di continuità e di ulteriori successi per la categoria.

Lascio perché questo è il mio terzo mandato come segretario generale e non ho nessuna intenzione di chiedere deroghe anche in base all’età anagrafica e pensionistica.

Lascio perché ho sempre creduto nel rinnovamento.
Credo di lasciare una categoria che, nonostante la riduzione degli occupati in rapida discesa, si trova al massimo degli iscritti dalla sua costituzione e al livello massimo di rappresentatività. Ma non spetta a me tracciare bilanci. Lo faranno altri, se lo vorranno.

Non la farò lunga, ve lo prometto.
Voglio ringraziare tutti voi per la pazienza che avete dimostrato nell’ascoltare i miei interventi. Ho cercato di rappresentare le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori del credito, delle assicurazioni, delle esattorie e delle autorità in un contesto così complesso e articolato quale quello della Uil. Ho cercato di far comprendere, senza ambizioni da economista, le realtà economiche del nostro Paese che hanno naturali legami con le banche e con le assicurazioni.

Non sempre ci sono riuscito. Me ne dolgo. Colpa mia se non sono stato in grado di rappresentarvi un mondo in continua e rapida evoluzione e che ha riflessi su tutte le vostre categorie e i vostri territori. Spero che il mio successore sia in grado di essere ancora più convincente.

Concessioni di crediti alle Pmi; aiuto alle imprese per diventare più grandi e digitali; rilancio dell’economia del Sud; le problematicità dei crediti insoluti (Npl e Utp); la desertificazione delle filiali dai territori sono solo alcune delle tante battaglie che io e la mia organizzazione sindacale abbiamo combattuto in questi anni e che hanno avuto l’aiuto delle donne e degli uomini della nostra Confederazione.

Sul piano contrattuale, anche grazie ai rapporti di condivisione delle problematiche con Abi, e l’ultimo rinnovo nel settore credito ne è una buona testimonianza, abbiamo intrapreso, con intuito e grande anticipo rispetto ai tempi, la strada dello smart working, della digitalizzazione, del diritto delle lavoratrici e dei lavoratori alla disconnessione.

Nei prossimi giorni arriveremo anche al primo accordo sui diritti alla democrazia sindacale per i lavoratori in smart working. Tappe e accordi importanti che mi piacerebbe vedere applicati anche ad altri contratti di settori diversi dal mio.

Molto è stato fatto in questo tempo per la tutela e l’affermazione dei dritti delle lavoratrici e dei lavoratori tutti ma molto altro resta da fare: sono certo di lasciare un’organizzazione matura e pronta ad affrontare e gestire le situazioni del prossimo futuro.

Concedetemi una battuta. Voglio tranquillizzare tutte e tutti. Per la mia uscita non ho chiesto nulla alla Uil e quindi non ricoprirò nessun altro ruolo. Ringrazio anche Zignani, segretario generale Emilia-Romagna, per avermi offerto una non bene precisata collaborazione con la sua struttura ma intendo chiudere il giorno 10 dicembre la mia esperienza sindacale.

Concedetemi, inoltre, di ringraziare tutte e tutti i componenti dell’Esecutivo Nazionale UIL. In particolare voglio ringraziare i segretari generali delle categorie e delle regioni che in questi anni hanno collaborato con la mia Organizzazione.

Voglio ringraziare pubblicamente Vito Panzarella per la bellissima lettera che mi ha inviato.
Infine un ringraziamento e un abbraccio ai tre segretari generali della Uil con cui ho lavorato nei miei 12 anni di segretario generale di categoria: Luigi Angeletti, Carmelo Barbagallo, PierPaolo Bombardieri. Grazie davvero per avermi supportato e sopportato.
Buona vita a tutte e a tutti e viva la Uil.

Massimo Masi

Intervento del Segretario Generale Uilca Massimo Masi

Ultime News

Digita le parole che stai cercando e premi invio