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La rassegna stampa di oggi, 21 ottobre 2024, sui quotidiani principali come Milano Finanza, Il Sole 24 Ore,

La Repubblica, Il Giorno e Il Cittadino, mette in evidenza importanti temi di finanza, politica e lavoro con un particolare focus sulla Lombardia.

 

Milano Finanza analizza la situazione economica delle aziende lombarde, con un focus sulla crisi energetica che sta influenzando pesantemente le piccole e medie imprese. L’aumento dei costi delle materie prime e le incertezze globali stanno rallentando la ripresa economica, costringendo le imprese a rivedere i loro piani di espansione. La testata segnala anche un lieve miglioramento sul fronte delle esportazioni grazie a nuove opportunità di mercato in Asia .

Il Sole 24 Ore si concentra sulla manovra finanziaria 2025 e le sue ricadute per le imprese e le famiglie lombarde. Le principali misure riguardano l’ottimizzazione dei fondi PNRR per l’efficienza energetica e gli incentivi fiscali per l’edilizia. Inoltre, viene trattata la questione delle nuove regole per i mutui, in seguito all’ultimo taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, che potrebbe alleggerire le rate dei mutui per molti cittadini .

 

La Repubblica sottolinea il dibattito politico attorno alla gestione dei fondi pubblici destinati alla regione Lombardia. L’attenzione è rivolta alle necessità di migliorare le infrastrutture, soprattutto nelle aree metropolitane come Milano, e alle tensioni tra i vari livelli di governo per garantire una distribuzione equa dei fondi del PNRR. Il giornale esplora anche l’equilibrio delicato tra le richieste dei governi locali e la gestione centrale, con Milano che cerca di mantenere il proprio ruolo di hub strategico per l’innovazione e la sostenibilità  .

 

Sul fronte del lavoro, Il Giorno e Il Cittadino riportano le crescenti preoccupazioni legate alla carenza di personale nel settore sanitario e educativo in Lombardia. I sindacati locali stanno negoziando con le istituzioni per migliorare le condizioni contrattuali, mentre si cerca di far fronte alla carenza di lavoratori qualificati, soprattutto nei settori cruciali come la sanità e l’istruzione. La disoccupazione giovanile rimane una priorità, con nuovi piani regionali di formazione per integrare i giovani nel mercato del lavoro  

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