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Stefania Cappelletti, Presidente della sezione ANPI BARONA MILANO, ha rilasciato alcune dichiarazioni ripercorrendo i momenti significativi durante  la manifestazione di ieri 25 Aprile in occasione della  Festa della Liberazione:

 

Ieri, 25 aprile festa della Liberazione nazionale, l’Italia ha mostrato il suo volto più bello, quello dell’antifascismo.

Le diverse manifestazioni hanno visto una larghissima partecipazione di persone: al corteo nazionale di Milano c’erano 100mila persone, all’Istituto Cervi 15mila; tantissimi anche a Monte Sole, a Bologna…una fiumana di gente che a gran voce ribadiva i valori della Resistenza e dell’antifascismo.


Tanti giovani e giovanissimi, Importante anche la presenza delle attiviste e degli attivisti di Fridays for future, di Non una di meno, del movimento LGBTQ+.
Indubbiamente questo è un segnale forte di riscossa del paese che ribadisce di essere antirazzista, democratico, solidale e pacifista. Le bandiere della pace hanno sventolato in tutti i cortei e in tutte le manifestazioni, si chiede la pace, si vuole la pace.


Il 25 aprile, anche quest’anno, è stato un momento di vera festa, di euforia, la sensazione che si prova è di trovarsi in mezzo ad una grande e bella famiglia! Non è retorica, ma realtà. I sorrisi, le strette di mano, lo scambio di battute anche tra sconosciuti, uniti nella manifestazione, sono sinceri.

Il nostro presente è però funestato da diverse guerre, da troppi morti, da un numero indefinibile di vittime, ma fare parallelismi tra periodi ed eventi storici è sempre fuorviante e deleterio sia per una comprensione del passato sia per una lettura corretta del presente.

Ogni guerra ha le sue vittime innocenti, vite che vengono spezzate e dimenticate. L’unico sistema reale per evitare tutto ciò è ottenere e garantire la la pace, portare il dialogo a misura d’umanità.


Noi possiamo trarre una lezione fondamentale dalla nostra storia, dalla Resistenza, ossia che si deve agire per la pace e non per la guerra. I nostri stessi partigiani unendosi al resto d’Europa diedero vita al movimento dei Partigiani per la Pace.

Loro combatterono per la libertà, per l’uguaglianza e perché nessuno, uomo o donna, dovesse ancora morire per le guerre dei potenti.

Su questa strada si deve procedere!

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