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PRIMO INCONTRO PROCEDURA IN UBS : LA NOSTRA POSIZIONE

Nella giornata di giovedì 10 aprile si è tenuto il primo incontro della procedura, richiesto dalle OO.SS a seguito della lettera inviata dall’azienda relativa ad una dichiarazione di esuberi sottostante ad un processo di riorganizzazione interna.

Come parti sindacali, unitariamente, abbiamo sin da subito chiarito a UBS la nostra posizione: contrarietà ad ogni operazione che in nome di una riorganizzazione di natura operativa si traduca in tagli del personale.

E’ per noi evidente come non sia sostenibile una dichiarazione di esuberi di tale portata, soprattutto a fronte di un numero elevato di consulenze (dato fornito dall’azienda) in supporto proprio alle funzioni oggetto di efficientamento, quelle per le quali il Gruppo dichiara eccesso di personale.

Non condividiamo una strategia come quella rappresentata da UBS (sia lato banca che lato fiduciaria) che sceglie di accentrare, delocalizzazione ed automatizzare senza alcun’ altra possibilità di intervento che non sia il taglio di posti di lavoro. Il numero dichiarato appare per tanto incongruente con la realtà aziendale e deve essere ridotto anche alla luce di eventuali dimissioni, a partire da gennaio 2025, e di politiche di assunzione, che devono prioritariamente passare dall’interno, agevolando formazione e riqualificazione

A seguito della diminuzione richiesta da UBS, l’intera procedura dovrà essere gestita secondo quanto previsto dall’Accordo congiuntamente siglato da azienda e OO.SS relativo alla fusione di UBS ESE e CS all’art 8: valutare TUTTE le possibili soluzioni previste dal CCNL e dalla legge a tutela dell’occupazione, a partire dal Fondo di Solidarietà aperto a tutti e tutte gli aventi i requisiti, per garantire la piena volontarietà.

In linea con quanto accade nel settore, occorre tutelare chi non è nelle condizioni diporsi e/o ricollocarsi al di fuori dell’azienda, e permettere a chi, avendo i criteri perrientrare nel Fondo, possa scegliere invece di farlo, in un’ottica di solidarietà anche generazionale.

Pertanto, responsabilmente, abbiamo chiarito sin da subito che non possiamo accettare interpretazioni restrittive e perimetrazioni aprioristiche che andrebbero ad intaccare il principio di volontarietà.

Così come non deve essere intaccato da tutti quei comportamenti lesivi della dignità delle persone posti in essere da manager che ritengono di poter disporre arbitrariamente di facoltà decisionali sul processo in corso. Ricordiamo che tali processi sono normati dalla legge e dal nostro CCNL.

Vigileremo con attenzione, edaltrettanto si è impegnata a fare l’azienda.
La mobilità interna, già presente nelle politiche aziendali, deve per noi essere resa strutturale; in tale ottica abbiamo chiesto di valutare e attivare in anticipo processi formativi di riqualificazione, per la riconversione delle persone occupate nelle strutture impattate dalla procedura.

Per poter lavorare efficacemente, vagliando tutte le altre soluzioni, abbiamo bisogno di ulteriori dati e chiarezza in merito alle strutture indicate nella lettera, ai processi, agli straordinari, alle ferie ed ex festività, agli appalti in essere, alle filiali, che ci saranno forniti nei prossimi giorni.

Da ultimo abbiamo già fatto richiesta di uno spazio idoneo per svolgere l’assemblea con le lavoratrici ed i lavoratori.

Il prossimo incontro con l’azienda sarà il giorno 16, vi terremo prontamente informati.

Milano, 11 aprile 2025

Le RSA di UBS: Fabi Fisac-CGIL First-Cisl UILCA e Unisin

Le Segreterie Territoriali di Milano: Fabi Fisac-CGIL First-Cisl UILCA e Unisi

“La dignità del lavoro non può essere messa in discussione da scelte unilaterali. La Uilca , ribadisce con fermezza che ogni percorso di riorganizzazione non deve prescindere dalla piena tutela delle persone !”

Pietro Maiello, Segretario Regionale Uilca Lombardia

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