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 50 ANNI MA NON LI DIMOSTRA: BUON COMPLEANNO STATUTO DEI LAVORATORI

I primi cinquant’anni dello Statuto dei Lavoratori non rappresentano per noi un mero momento celebrativo ma l’opportunità di avviare un percorso di riflessione culturale, storica e sociale sull’importanza di tale legge perché molti temi allora espressi continuano ad essere centrali nel lavoro, nell’attività sindacale e nella democrazia.

Dal 4 maggio fino al 20 maggio condivideremo con voi una serie di contributi da parte di sindacalisti e sindacaliste sulle esperienze, le conquiste e le prospettive  della legge che più di ogni altra riguarda i lavoratori e le lavoratrici.

Fin dagli anni 50 il sindacato richiedeva, in attuazione dei principi fissati dalla Costituzione Repubblicana, uno statuto di riferimento che contenesse i diritti fondamentali del lavoratore e delle sue rappresentanze sindacali.

Fu l’allora ministro del lavoro, il socialista Giacomo Brodolini, che nel 1969, facendo propria tale istanza,  incaricò una commissione guidata dal giurista Gino Giugni per redigere una proposta che,  approvata dal Consiglio dei ministri nel 1969, divenne legge dello Stato  il 20 maggio 1970 con il voto favorevole di tutti i partiti mentre si  astennero per motivazioni opposte i parlamentari del MSI e del  PCI.

L’ approvazione dello statuto era stata preceduta da alcune importanti leggi a tutela dei lavoratori come la Legge 1124/1965 in tema di infortuni e malattie professionali, la Legge 903/65 in materia pensionistica e la Legge 604/66 che si occupava di disciplinare la normativa relativa ai licenziamenti.

Il contesto sociale in cui vide la luce lo Statuto fu caratterizzato da manifestazioni e conflitti senza precedenti; questo periodo  che sarebbe passato alla storia come “autunno caldo del 1969” vide bloccato il rinnovo di 32 contratti collettivi di lavoro che coinvolgevano circa cinque milioni di lavoratori.

La tensione raggiunse il suo culmine il 12 dicembre 1969 quando in piazza Fontana una strage provocò 17 morti e decine di feriti, cambiando per sempre l’Italia.

Dopo tale periodo l’approvazione dello statuto permise di introdurre la disciplina giuridica di riferimento dei rapporti tra lavoratori, azienda e sindacato allo scopo di tutelare la libertà e la dignità dei lavoratori e sostenere l’attività della rappresentanza sindacale, intesa come garanzia dell’effettivo rispetto dei loro diritti.

La Legge 20 maggio 1970 n. 300 “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”,  si compone di 6 Titoli e 41 articoli.

Il titolo I dello Statuto (artt. 1 – 13) disciplina diritti e divieti volti a garantire la libertà e dignità del lavoratore; in particolare in materia di libertà di opinione del lavoratore, controllo a distanza e disciplinare, mansioni e trasferimenti.

Il titolo II (artt. 14 – 18), si riferisce al rispetto dell’attività sindacale.

Nel titolo III (art. 19- 27) riguarda le misure a sostegno dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro, quali diritto alla costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali e l’esercizio dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro, nelle sue varie forme (assemblea, affissione, permessi, locali e garanzie della funzione sindacale).

Nel titolo IV (artt. 28-32), oltre le norme che regolamentano i permessi e le aspettative per attività sindacale, assume particolare importanza l’art. 28 quale strumento giudiziario per reprimere le condotte antisindacali o del diritto di sciopero poste in essere dai datori di lavoro.

Il Titolo V stabilisce le norme sul collocamento e il Titolo VI riguarda le disposizioni finali e penali.

La legge n. 300 non si applica alle aziende con meno di 15 dipendenti, motivo per il quale nel 1970 il Partito Comunista si astenne alla sua approvazione, pur apprezzando la garanzia dei diritti prevista nei luoghi di lavoro.

Lo statuto dei lavoratori dopo 50 anni continua a  costituire lo strumento di riferimento per la tutela giuridica nel diritto del lavoro, malgrado i cambiamenti e le trasformazioni del mercato del lavoro, anche se alcuni articoli sono andati incontro a rilevanti rivisitazioni, come l’art.18 “Reintegrazione nel posto di lavoro” che, con le riforme del 2012  e 2015,  è rimasto in vigore solo per i rapporti di lavoro instaurati prima del 7 marzo 2015 (data di entrata in vigore del decreto attuativo del Jobs Act), mentre per i successivi la norma prevista per i lavoratori ingiustamente licenziati è una sanzione costituita da un’indennità risarcitoria, limitando quindi le ipotesi di reintegrazione nel posto di lavoro.

4 Maggio Presentazione evento

5 Maggio contributo di Fabio Donarini Segretario Responsabile Uilca Bergamo

6 Maggio contributo di Barbara Corrao Gruppo Banco Desio

7 Maggio contributo di Giovanni Gianninoto Coordinatore BCC Lombardia

8 Maggio contributo di Marco Ravanelli Gruppo Banco Bpm

9 Maggio contributo di Marco Mariani  Segretario Responsabile Uilca Brescia

10 Maggio contributo di Renato Carlo Bianchi Gruppo Unicredit 

11 Maggio contributo di Sabrina Bertelli Segretaria Responsabile Gruppo Deutsche Bank

12 Maggio contributo di Pietro Nocera Gruppo Ubi

13 Maggio contributo di Donatella Carione Responsabile Tutela Legale Uilca Lombardia

14 Maggio contributo di Claudio Oliva Segretario Responsabile Agos

15 Maggio contributo di Silvia Boniardi Segretaria Responsabile Gruppo Intesa Sanpaolo

16 Maggio contributo di Antonio Talamo Ing Bank

17 Maggio contributo di Matteo Gianola Carini Gruppo Credito Valtellinese

18 Maggio contributo di Marco Passeri Segretario Regionale Lombardia comp. assicurazioni

19 Maggio contributo di Danilo Margaritella Segretario Generale Uil Milano e Lombardia

20 Maggio contributo di Massimo Masi Segretario Generale Nazionale Uilca 

25 Maggio contributo di Lucia Peveri Segretaria Generale Uilca Lombardia

27 Maggio incontro di diritto sindacale : lo statuto dei lavoratori a cura di Donatella Carione

Video di ringraziamento 

Speciale approfondimento Art. 7 Statuto dei Lavoratori. Scheda sintetica, suggerimenti pratici ed estratto.

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